mercoledì, marzo 05, 2014

«Jobs act», sussidio di disoccupazione al massimo di due anni e articolo 18: ecco il punto della trattativa

di Claudio Tucci - Il Sole24ore - 4 marzo 2014

Con il vertice di ieri sera con il sottosegretario Delrio e i ministri Padoan e Poletti si apre ufficialmente la partita sul piano del lavoro che il governo intende presentare a marzo. I due ministri dell'Economia e del Lavoro avrebbero chiesto tempo per studiare i dossier, soprattutto per capire il reale impatto economico delle misure annunciate (e quindi delle loro coperture).



Sussidio universale al massimo di due anni 
Il «Jobs act» del Pd punta a introdurre un sussidio universale della durata massima di due anni, esteso anche ai collaboratori. Anche la Cgil e il ministro Poletti, ieri, 3 marzo, hanno sottolineato l'importanza della misura, che secondo le stime del gruppo di lavoro di tecnici ingaggiati da Filippo Taddei e Marianna Madia costerebbe circa 9,5 miliardi l'anno. Si utilizzerebbero i 7,1 miliardi erogati per le prestazioni Aspi e mini-Aspi e i 2,4 miliardi spesi annualmente per gli ammortizzatori in deroga, di cui si accelererebbe la cancellazione (la legge Fornero aveva fissato la dead-line al 2016, per sostituirli con i fondi di solidarietà). Il sussidio universale ipotizzato nel «Jobs act» sarebbe strutturato in base ai contributi, prevedendo anche requisiti di accesso più elastici (attualmente per l'Aspi è fissato il requisito contributivo in almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l'inizio del periodo di disoccupazione). Ci sarà una graduale riduzione della cig in deroga, sottolinea l'economista dell'università di Milano, Marco Leonardi, «visto che è diventata un sussidio improprio di disoccupazione». La cig ordinaria verrà riportata all'obiettivo iniziale: quello di sostenere le aziende in difficoltà temporanee......

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