martedì, aprile 08, 2014

Rischio-deflazione, cosa cambia per le nostre tasche

I prezzi in rapida discesa non sono sempre un bene per i consumatori. Possono generare una spirale negativa per l'economia e far lievitare il peso del debito pubblico

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di Andrea Telara

Mai così in basso da 5 anni a questa parte. E' l'andamento dell'inflazione in Italia, che a marzo ha toccato lo 0,4% su base annua (lo 0,5% nell'Eurozona). Nel nostro paese, come in tutta l'area euro, aleggia sempre di più lo spettro di un altro rallentamento dei prezzi nei prossimi mesi, che darebbe vita al fenomeno della deflazione, cioè a una discesa generalizzata del costo della vita, che avrebbe poi effetti molto negativi sull'economia. Con i prezzi in caduta libera, il conto della spesa per i consumatori diventa meno pesante, è vero. Purtroppo, però, non manca l'altra faccia della medaglia. Se ci sono delle aspettative di un ribasso dell'inflazione nei mesi a venire, infatti, parecchie persone sono spinte a spostare in avanti le proprie decisioni d'acquisto, mentre le aziende sono invogliate a rimandare nel tempo gli investimenti produttivi già programmati, in attesa di trovare sul mercato prezzi più convenienti.

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