di Giacomo Zucco | 29 settembre 2014
Nome omen: due delle categorie più emblematiche delle sistematiche violazioni della libertà di mercato che caratterizzano il Belpaese hanno anche un nome che inizia allo stesso modo. L’Italia è ben rappresentata dai tassatori (a partire dai vertici fino agli ultimi anelli della catena, i tassatori comunali) e dai tassisti, o come dicono a Roma i tassinari, membri di un cartello legale che tiene alla larga ogni forma di competizione, a tutto svantaggio dei consumatori. Mentre continuano a giungere notizie di violenze e minacce perpetrate dagli bulli del tassametro ai danni di conducenti Uber (la celebre mobile-app che mette efficacemente in contatto persone che desiderano pagare soldi in cambio di un trasporto in automobile con persone che desiderano fornire un passaggio in automobile in cambio di soldi, sia che si tratti dei più professionali Ncc che dei più “democratici” autisti di UberPOP), assistiamo anche ad una sempre più stretta collaborazione tra le due categorie di cui sopra....
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/29/uber-sotto-assedio-tassatori-e-tassinari/1136356/
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