giovedì, dicembre 11, 2014

Tre anni dopo la riforma Fornero i piani per rendere più flessibile l’uscita ai lavoratori vicini all’età del ritiro.

 L’estensione dell’«opzione donna»


di Enrico Marro - Corriere della Sera del 7-12-2014


ROMA Il cantiere della previdenza è sempre aperto. Sono passati tre anni dal 6 dicembre 2011, quando col decreto salva Italia il governo Monti decise una stretta sulle pensioni senza precedenti. La riforma Fornero abolì infatti le pensioni di anzianità, aumentò l’età per quella di vecchiaia a 66 anni ed estese il calcolo contributivo pro rata a tutti i lavoratori. Il risparmio di spesa previsto per il primo decennio (2012-2021) supera gli 80 miliardi. Ma nemmeno la riforma Fornero sarà l’ultima. Con insistenza tra gli addetti ai lavori si parla di un provvedimento di legge del governo che potrebbe arrivare a gennaio per introdurre qualche elemento di flessibilità sull’età pensionabile. Con lo stesso provvedimento o con uno parallelo dovrebbe essere varata la riforma della governance dell’Inps per chiudere la lunga fase del commissariamento. L’ipotesi che ha più chance prevede un presidente, un consiglio snello (3 membri) mentre il consiglio di indirizzo e vigilanza designato da sindacati e associazioni imprenditoriali verrebbe ridimensionato..........

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