La giornata del Papa a Napoli non era ancora terminata e già i nostri volontari ci informavano che un rogo, grande quanto una casa, bruciava a Caivano, a pochi passi dalla mia parrocchia. Avevo avuto la grazia di incontrare il Papa nel Duomo di Napoli e di dirgli qualcosa sul dramma che ci uccide.
Il cardinale Sepe mi aveva presentato con queste parole: “Santo Padre, don Maurizio è un prete molto impegnato nella lotta della cosiddetta Terra dei fuochi…”. Il Papa mi aveva fissato con un volto dolce e tristissimo, come a dire: “So tutto… Conosco lo scempio che siete costretti a subire…”. “Santo Padre – gli dissi stringendogli la mano – mi dica una parola per i nostri volontari. Sono migliaia. L’aspettano…”. “Continuate… Continuate…”. “E io, Santità? Che faccio? Debbo continuare a stare con loro?”. “Certamente…”, mi rispose.
di Maurizio Patriciello (Parroco al quartiere Parco Verde in Caivano) http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/30/terra-dei-fuochi-renzi-non-sciolga-il-corpo-forestale-nostro-alleato-contro-linquinamento/1550963/
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