Qualche giorno fa, durante un dibattito sul rifinanziamento della missione in Afghanistan, il direttore di Liberazione ha esplicitato la differenza tra quello che si può dire e quello che non si può.
In sintesi, ad un giornalista che affermava la necessità di dotare di maggiori mezzi le truppe nostrane perché, da quelle parti, c'è una guerra ribatteva che di missione di pace si tratta e che la costituzione ci vieta di partecipare ad azioni che hanno una natura diversa.
Con dire solenne affermava che è ora che si dia il giusto significato alle parole. Un dibattito surreale fatto sul significato delle virgole e lontano dalla sostanza delle cose.
Il molto onorevole Ferrero, in occasione della manifestazione sulla base vicentina, ci ha raccontato che non è opportuno che un ministro partecipi ad una manifestazione di quel tipo.
Il sempre molto onorevole ha partecipato, qualche settimana dopo, alla manifestazione a favore dei DICO (perchè a sostegno di una iniziativa del governo)
Continua ...
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