lunedì, novembre 19, 2007

Non è Class Action

Aggiornamento di un'altra pagina web che spiega la verità
La truffa della finta class action [19/11/07]
Finalmente una speranza di Class Action si apre in Italia. Anzi, con l'emendamento Bordon rischia di chiudersi definitivamente in Italia. Che cosa significa il termine Class Action: significa permettere ai cittadini di poter avviare cause collettive nel caso di danni ricevuti da prodotti industriali....
http://www.disinformazione.it/class_action.htm

Concordo con quanto scrive Antonio Vergara nel suo blog:
http://antoniovergara.wordpress.com/2007/11/16/non-class-action/

Qualcuno che spiega veramente cosa c'è dietro la tanto decantata norma "CLASS ACTION" che hanno approvato nella finanziaria!

In USA non funziona come hanno deciso l'altro giorno i nostri governanti :-(
da leggere nel sito http://www.aduc.it la scheda La class action negli Usa

ps. per chi volesse sul sito di Repubblica.it c'è l'elenco delle misure introdotte dalla nuova finanziaria

3 commenti:

Antonio Vergara ha detto...

onorato della tua citazione. saluti e complimenti per il blog.

Unknown ha detto...

Quer pasticciaccio brutto della Class Action all’Italiana
Data: 19 Novembre 2007 Argomento: Comunicati, Consumatori e Prima Pagina.

In un recente scambio epistolare con il Presidente di MDC, Antonio Longo, avevo stigmatizzato il formulato, poi approvato per errore al Senato, sull’istituzione della class action che pone una riserva quasi esclusiva alle associazioni appartenenti al CNCU. In poche parole si tradisce lo spirito originario della class action americana che dovrebbe, per i successi che ha ottenuto, essere il modello di riferimento, un modello diffuso sul territorio. Con la class action all’italiana si rischia di creare un sistema ”controllato e diretto” dal Ministro dello Sviluppo Economico, che, per legge (art. 136 del Codice del Consumo), presiede il CNCU.

Le imprese non dovrebbero essere preoccupate più di tanto, salvo che il ministro di turno, alzandosi male una mattina, non decida di convocare le associazioni per invitarle, magari con la promessa di qualche finanziamento, a ”colpire un’azienda per educarne cento”. E’ evidente che i contributi potrebbero essere erogati anche per la ragione opposta! A fronte di tale scenario, le difese “corporative” del provvedimento da parte di Federconsumatori, sembrano surreali come il sostegno, a spada tratta, di Adiconsum e Adusbef, Essendo tutte associazioni appartenenti al CNCU e, guarda caso, strenue paladine dell’indennizzo diretto, comprendiamo benissimo la volontà di sostenere quello che è per loro una specie di ”asso piglia tutto”, come peraltro espresso con alcuni comunicati dall’ADUC (qui, qui e qui) , una associazione fuori dal coro.

IL RAGAZZACCIO ha detto...

grazie dei commenti !
ciao