Nella nuovissima Costituzione della Bolivia di Morales (promulgata nel dicembre 2007 ed approvata con referendum popolare nel gennaio 2009, esempio concreto e particolarmente “virtuoso” di “costituzionalismo sperimentale”) si dichiara solennemente che “il diritto umano all'acqua è fondamentale e irrinunciabile, imprescrittibile ed essenziale per la vita”. Si proibisce pertanto qualsiasi forma di privatizzazione e la gestione dell'acqua è esclusivamente pubblica o comunitaria.
http://www.senzasoste.it/interventi/acqua-bene-comune-dalla-boliva-di-morales-allitalia-di-di-pietro In Italia invece abbiamo Antonio Di Pietro, ex giudice che da tempo si è dato alla politica, e che in un paese e in un parlamento modesto, mediocre e impotente come il nostro dove i dirigenti della cosiddetta opposizione confondono continuamente vittorie per sconfitte, passa pure per un “rivoluzionario”, lider maximo (assieme ad un paio di ex comici) dell'antiberlusconismo. L’IdV, nonostante gli incontri in precedenza avvenuti con la coalizione che promuove i tre referendum e pur condividendo i contenuti dei quesiti, promuove autonomamente un proprio referendum sull’acqua, ponendo così la propria iniziativa in aperta competizione con quella comunemente condivisa.
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