martedì, luglio 10, 2012

Dalai Lama, che delusione quelle dichiarazioni sulla crisi siriana

Dalai Lama, che delusione quelle dichiarazioni sulla crisi siriana
di Francesco Lamendola - 09/07/2012
Intervistato dal TG1 il 4 luglio, durante la sua visita a Milano, il Dalai Lama tibetano, al secolo Tenzin Gyatso, a proposito della crisi siriana ha testualmente dichiarato che «la comunità internazionale ha il dovere di difendere gli innocenti».
Tutto qui: come se il problema etico astratto si potesse separare dalle concrete circostanze materiali - politiche, economiche e militari - che stanno determinando gli esiti della insurrezione in Siria, della repressione governativa e dell’intromissione straniera.
Certo, è difficile chiedere a un Tibetano di guardare un problema come quello siriano con un’ottica diversa: per fatto personale, un Tibetano non può che pensare al dramma del proprio Paese, invaso e brutalizzato dalla Cina popolare, come a una vicenda che si sarebbe potuta evitare, o che avrebbe potuto essere contenuta entro limiti più tollerabili per quel popolo sfortunato, se la comunità internazionale, a suo tempo, avesse fatto sentire energicamente la propria voce.
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